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SMETTILA DI SABOTARTI
Quante volte ti è capitato di ripeterti di non essere in grado di fare qualcosa, o di raggiungere un determinato obiettivo, pensando di non avere le qualità necessarie?.
Pensa a quante volte hai fatto fatica a determinare il prezzo di un tuo prodotto handmade pensando che fosse sempre troppo esagerato, non adeguato.
Se anche a te è capitato più volte di auto-criticarti, limitarti, rimproverarti, demotivarti, allora anche a te hai avuto a che fare con la sindrome dell’impostore.
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SINDROME DELL’IMPOSTORE, che cos’è?
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La sindrome dell’impostore è l’incapacità di interiorizzare i propri successi.
E’ quella vocina interiore che continua a ripeterti che non sei sufficientemente brava, che non sei all’altezza degli altri e che probabilmente mai nessuno ti prenderà sul serio.
Nient’altro è che un auto-sabotaggio realizzato a regola d’arte.
Se anche a te ti è capitato di non sentirti all’altezza, di portare con te sempre quel senso di “non meritarti” un determinato risultato o visibilità, o di ripeterti tra te e te “ma dove voglio andare? non creerò mai qualcosa che sia migliore di ciò che già c’è”
Probabilmente anche te sei vittima della sindrome dell’impostore.
Partiamo dal presupposto che essere un’artigiana, o comunque svolgere il proprio lavoro con il massimo impegno non fa di te un impostore, una ciarlatana. Non stai cercando di “fregare” nessuno.
Il filosofo Bertrand Russell diceva:
“il problema del mondo è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi”.
Quindi, se ogni tanto dubiti di te stessa, tranquilla, fai parte della categoria giusta.
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LA SINDROME DELL’IMPOSTORE LIMITA LA CREATIVITà
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L’abilità creativa si nutre di libertà, dell’ignoto, della sperimentazione.
La creatività è gioco.
Dobbiamo sentirci libere di tentare tante quante volte è necessario per rendere un’idea originale e diversa.
Per poter creare ed attuare il processo creativo è necessario quindi poter liberare la mente da pensieri “spazzatura”, ovvero, tutte quelle auto-osservazioni che periodicamente, e costantemente, ci auto-infliggiamo.
Se vuoi creare devi poter preparare la tua mente ad accogliere l’intuizione e, per poterlo fare, devi necessariamente imparare a gestire la tua sindrome dell’impostore.
Ricordati che è un meccanismo bloccante della creatività e della propria crescita.
Devi sforzarti a non giudicarti, o meglio, non eccessivamente.
Lascia libera la tua mente così che possa giocare liberamente.
Si seguito ti fornisco 8 strategie per aiutare ad “azzittire” questa malefica vocina interiore.
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LE OTTO STRATEGIE
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- Concentrati sul tuo lavoro. La sindrome dell’impostore si nutre dei nostri pensieri, delle nostre preoccupazioni, ansie anticipatorie di ciò che potrebbe accadere ma che di fatto, probabilmente, non accadranno mai. Fai e concentrati su quello che stai facendo. Non preoccuparti di ciò che penseranno le persone del tuo prodotto ancora prima di realizzarlo, fallo e basta. Dimostra con i fatti ciò che sei in grado di fare, che sai dove mettere le mani.
- Sii consapevole dei tuoi successi, dei feedback positivi ricevuti, delle vendite concluse, delle collaborazioni avviate, dei complimenti ricevuti. Questo ti aiuterà ad aumentare la tua autostima.
- Accogli le critiche costruttive come strumenti di crescita. Impara a distinguere le critiche costruttive da quelle distruttive. Per crescere devi poter iniziare da zero, commettere errori, comprenderli e ricominciare. È un processo normale di crescita. Nessun bambino ha imparato a camminare senza mai cadere. Resta ovvio quindi che anche il tuo lavoro possa ricevere delle critiche essendo costantemente in un processo di crescita. Le critiche costruttive saranno fondamentali per permetterti di migliorare e crescere. Quelle distruttive, invece, trattale per quelle che sono, ovvero, spazzatura. Ricordati che la critica riguarda ciò che fai e non ciò che sei. Tu sei una persona magari eccezionale che nel realizzare un determinato prodotto ha ancora bisogno di eseguire più tentativi di miglioramento. Ricordati di lasciare sempre separato ciò che sei da ciò che fai.
- L’importanza delle persone che frequentiamo. Dicono che siamo il risultato delle 5 persone che più frequentiamo in quanto hanno un profondo influsso sulle nostre motivazioni, obiettivi, credenze. Non avere paura di allontanare relazioni tossiche, distruttive. Persone che non credono in te, che non ti stimano, che ti giudicano costantemente. Queste persone non potranno mai motivarti, o incentivarti, nel proseguire i tuoi progetti, pertanto, non servano a nulla se non a distruggere.
- Credi nel tuo diritto di essere ciò che sei facendo ciò che desideri fare senza dover costantemente ricercare l’autorizzazione o il benestare delle persone. Credici e fallo.
- Frena il tuo senso di perfezionismo. Il perfezionismo – te ne ho già parlato in questo video https://www.youtube.com/watch?v=QkpjImuQR3U&t=213s – è davvero limitante per la crescita personale. Su questo argomento ho fatto un intero video perché merita davvero molta attenzione. Ti invito a guardarlo.
- Opta per il fallimento più che per un rimpianto. Non c’è cosa peggiore che arrivare ad un certo punto della nostra vita e dirci: Chissà come sarebbe andata se …” non avere quel rimpianto, cerca di ottenere subito una risposta, facendo.
- Concediti la possibilità di sbagliare. Gli errori, gli scivoloni, fanno parte del nostro percorso di crescita. Lo sbaglio ci da la possibilità di crescere. Thomas Edison diceva:
“Non ho fallito. Ho solamente provato 10.000 metodi che non hanno funzionato.”
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IN CONCLUSIONE
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Chi più, chi meno, ciascuno di noi, nel corso della propria vita, si troverà a fare i conti con questa vocina interiore che ci ricorderà di non essere all’altezza di un determinato compito.
Impara a controllare i tuoi pensieri sostituendo quelli negativi con pensieri positivi.
Facendo anziché pensando, contestualizzando i risultati ottenuti anziché giustificandoli.
Allenati a non cedere alla tentazione di ascoltare il tuo impostore, così facendo si stancherà e andrà altrove.
.GENER ALTERNATIVE PER SVILUPPARE LA TUA ABILITà CREAT
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