Se vuoi, puoi essere tutto quello che desideri essere
La cultura di oggi tende a preferire le persone che seguono una carriera specifica per tutta la vita.
Studio medicina per diventare medico
Studio architettura per diventare un’architetto
Studio giurisprudenza per diventare avvocato.
La verità è che non tutti desiderano specializzarsi in un solo argomento. Ci sono persone che nutrono diverse passioni in più campi distinti tra loro.
Queste persono sono dei multipotenziali.
Ovvero persone che nutrono diversi interessi, hanno diverse capacità creative, passioni, talenti e che non riescono ad identificarsi in una sola identità lavorativa.
Se anche tu pensi di essere un multipotenziale e alla domanda: “che cosa vuoi fare da grande” o meglio “di che cosa ti occupi” hai provocato un senso di inadeguatezza, quasi d’irritazione o semplicemente panico totale, questo libro potrebbe fare per te.
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Emilie Wapnick, nel suo libro e guida pratica : diventa chi sei – orienta i multipotenziali a prendere coscienza della loro attitudine, ad identificarla per poi gestirla al fine di creare un modello di business che possa dare gratificazione economica e personale.
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I tre concetti chiave che più mi sono rimasti dalla lettura del libro
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PROGETTO DI VITA
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Una multipotenziale non progetta una carriera ma un progetto di vita.
Per far ciò è necessario la coesistenza di tre elementi che sono: DENARO – SENSO – VARIETà
DENARO = i soldi non sono tutto e non cerano la felicità.
Se abbiamo il denaro ma non abbiamo uno scopo, il denaro ci farà solamente ottenere un divertimento superficiale e una profonda insoddisfazione.
Pertanto è necessario saper dare al denaro il giusto valore, che poi si identifica in quello che per noi significa quel “quanto basta” per far fronte alle necessità base.
Tutto il resto poi sarà un plus che dovrà comunque essere seguito da uno scopo.
SENSO = dare un senso a ciò che si fa, saper il perché lo si fa, dare un significato alla propria vita è alla base di una vita professionale e personale appagante.
Senza un senso alla propria vita – e quindi a ciò che facciamo in essa – si rischierebbe di condurre un’esistenza di routine.
Dove ogni giorno è la fotocopia del giorno precedente, e le azioni che intraprenderemo in futuro non saranno mosse da uno scopo preciso, quanto dallo spirito d’iniziativa di quel momento.
VARIETà = tramite la sperimentazione ci è possibile identificare quali tra le nostre diverse passioni, interessi o talenti più catturano la nostra attenzione.
Un esercizio utile e potente e quello di poter immaginare una nostra giornata perfetta, da quando ci alziamo a quando andiamo a dormire.
Cosa facciamo nell’arco della nostra intera giornata? Quali interessi portiamo avanti?
Avere proprio un’idea generale sul tipo di vita che vorresti avere è un punto di partenza molto importante.
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I QUATTRO MODELLI DI BUSINESS
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4 MODELLI di Business idonei per persone multipotenziali.
Starà poi a ciascuno di noi identificarsi, in un solo modello o più di uno, oppure iniziare con un modello particolare per poi proseguire con un altro modello.
Anche in questo caso la sperimentazione è quasi d’obbligo.
I modelli identificati sono:
- Abbraccio di gruppo = ovvero un business poliedrico che ti permette di fondere più interessi nello stesso tempo.
- Modello dell’Alternanza = nota anche come carriera portfolio, indica due o più lavori part time che si alternano a ritmi regolari. Per portare avanti questo tipo di modello bisogna avere il massimo contro del proprio tempo
- Modello Einstein = si basa sullo svolgere un lavoro fisso “buono quanto basta” per poi avere nel pomeriggio o sera sufficiente tempo e soprattutto energie per concentrarsi sul proprio hobby. È un modello soprattutto per chi desidera considerare i vari interessi per pure svago
- Modello della Fenice = significa lavorare in un solo settore per più mesi o anni per poi cambiare direzione, intraprendendo quindi una nuova carriera in un nuovo settore.
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CONSAPEVOLEZZA
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L’ultimo concetto che più mi è rimasto impresso è l’importanza della consapevolezza di sé.
Comprendere come spesso siamo noi stessi ad auto-sabotarci mettendo in atto una serie di auto-critiche distruttive, portandoci a mollare o addirittura a non iniziare alcuna attività.
Emilie fornisce diversi consigli su come combattere/affrontare queste auto-critiche o auto-sabotaggi come:
- concentrarsi sul proprio lavoro senza preoccuparsi sull’impressione che il tuo lavoro potrà avere sugli altri. Dimostra che sai dove mettere le mani e che sei competente in ciò che fai
- se trasmetti sicurezza nel raccontare quello che fai le persone saranno meno propense a giudicarti
- Molla gli scettici o persone negative che criticano le tue scelte e minano il tuo percorso. Nella vita non si è obbligati a frequentare nessuno soprattutto se si dimostrano negative per la tua salute mentale ed emotiva
- Essere efficienti è meglio di essere i migliori. Concentrati per dare il massimo e rendere felice il tuo pubblico. Essere il migliore non serve a nulla, l’importante è che tu sia utile.
- Fare schifo in qualcosa è il primo passo per fare bene qualcosa. L’inesperienza è una fase indispensabile per iniziare e imparare. Essere esordienti in un campo non significa non avere le capacità ma solamente darsi il tempo per poterle acquisire.
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Conclusioni
Come sempre fatemi sapere nei commenti se anche voi avete letto il libro, cosa ne pensate e quali sono stati per voi i concetti che più vi sono rimasti pressi dalla lettura del libro.
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