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Lo stato di fatto
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Sono stata due mesi lontano dai social.
Come sapete inizialmente la necessità di “isolarmi dal mondo virtuale” è stata semi-imposta da una situazione famigliare imprevista che, ad oggi, non si è ancora del tutto risolta e che ha richiesto tutta la mia attenzione e disponibilità.
Precisamente si chiama – digital detox – disintossicazione digitale – ovvero un periodo in cui si decide di staccare completamente, o quasi, l’utilizzo dei dispositivi digitali.
In un mondo, quello attuale, frenetico, tecnologico, dove ogni momento viene condiviso sui social e misurato dalle interazioni che, puntualmente, ci fanno fluttuare su di una altalena emotiva, incontrollata.
Estraniarsi dal mondo virtuale per poter vivere, appieno, il mondo reale, è un’esperienza che almeno una volta all’anno, per almeno un mese, vi consiglio di fare.
Dobbiamo rimanere al passo con i tempi, certo, ma dobbiamo rimpossessarci del nostro tempo, della nostra vita, dei nostri affetti.
Prendermi del tempo per me e per la mia famiglia, mi ha dato modo di riflettere.
Guardare tutto dall’alto, come fossi su di un aeroplano.
Problemi che pensavo grandi, in realtà, erano piccoli.
Ho potuto scorgere angoli di vita che non avevo ancora esplorato, sperimentando soluzioni a problemi che sino a quel momento non avevo mai ipotizzato.
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Il potere del SILENZIO e il suo insegnamento
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Il primo insegnamento che il silenzio mi ha donato è che la “paura nel vivere una situazione complessa” non la si supera stando ferme, immobili.
Scegliere di stare ferme come fossimo dei parafulmini in attesa di essere colpite durante l’ennesima tempesta, non ci renderà ne più forti ne migliori.
Bisogna imparare a danzare sotto la pioggia consapevoli che ci bagneremo fino alle mutande, che ci prenderemo un raffreddore, che avremo freddo e paura di essere colpite da un fulmine ma che, prima o poi, scenderà l’ultima goccia che porrà fine alla pioggia lasciando spazio al sereno.
Come tutti i viaggi, come tutte le esperienze, indipendentemente di dove arriveremo, sarà il come avremmo vissuto il nostro viaggio a renderci impermeabili e più forti per la prossima lunga e interminabile pioggia.
La paura ti paralizza.
Ed è quello che è successo a me.
Ho avuto paura e mi sono fermata, come fossi una preda in attesa di essere morsa, o addirittura sbranata, dal proprio predatore.
Ho fatto bene? È la difesa migliore?
Assolutamente NO!
Dovevo reagire come ho sempre fatto ma, questa volta, la paura è stata troppa e mi ha bloccata.
Il silenzio mi ha fatto comprendere che stando ferma, di fatto, non stava accadendo nulla.
Ne di positivo, ne di negativo.
Tutto stava rimanendo uguale.
Il problema non si risolveva (anche se non dipendeva da me, purtroppo) ma io non facevo niente per cambiare il modo di vivere il problema.
Se il problema che stai vivendo non lo puoi risolvere e non dipende da te, puoi sempre cambiare il modo con cui stai vivendo quella determinata situazione.
Insomma, come ho letto da qualche parte: “non è importante ciò che accade nella tua vita, quanto cosa decidi di farne con ciò che ti è accaduto” e non fare nulla, penso, sia la cosa più inutile che si possa fare.
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Il potere delle PASSIONI e il loro insegnamento
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Così ho capito che questa “situazione difficile, soprattutto emotivamente” potevo affrontarla senza estraniarmi per così tanto tempo ma cercando di riequilibrare le cose e le priorità.
La mia famiglia è sempre, e sempre lo sarà, la mia priorità più grande.
Ma, per esserci appieno nelle situazioni con la giusta forza, determinazione e grinta, bisogna star bene e le mie passioni, da sempre, mi hanno salvata, letteralmente, dalle situazioni più complesse della mia vita.
Le mie passioni mi rendono viva, grintosa, vera e determinata.
Ti insegnano a lottare, a resistere a evolvere.
Sono la mia medicina più potente.
Non hanno effetti collaterali e non serve alcuna prescrizione medica per il loro utilizzo.
Sono sicura che la stessa cosa vale per moltissime di voi.
La nostra creatività, il nostro saper fare, rappresenta la nostra isola felice capace di rigenerarci anche dai periodi più bui.
Del resto, se stiamo bene noi possiamo essere di aiuto e di supporto per chi ci è vicino.
Così, anche nel silenzio virtuale, a poco a poco, ho ripreso in mano in mio lavoro.
Appena potevo, tenevo mente e corpo occupati, studiando, producendo, progettando.
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Il CAMBIAMENTO che avverrà su YouTube e sui canali Social
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Sto dando vita a idee e progetti che mi balenavano in testa da tempo e il mio canale YouTube, presto, diventerà sempre più ricco di contenuti e di cambiamenti.
Diventerà il nostro canale d’incontro, un punto di riferimento per tutte le artigiane e le creative che vogliono ispirarsi costantemente e quotidianamente.
Magari non sarà perfetto, ma sicuramente sarà vero.
Cambierà anche il mio modo di comunicare con voi.
Con alcune si creerà un rapporto più stretto ed intimo tramite un gruppo privato (presto ve ne parlerò).
Sui social si alterneranno post brevi da articoli blog (come questi) dove sento il bisogno, io per prima, di aprimi con voi raccontandovi prospettive, riflessioni e situazioni che possano essere anche per voi fonte d’ispirazione o semplicemente, di condivisione di uno stesso stato d’animo.
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Non voglio essere per voi un “prodotto” ma una compagna di viaggio.
Un’amica sulla quale contare.
Stiamo facendo, insieme, un percorso di montagna.
È lungo, a tratti difficile, ci sono salite alternate a discese e pianure.
Spesso ci fermeremo per bere, altre volte per ammirare la natura per poi riprendere il viaggio.
La vetta ancora non si vede ma prima o poi inizieremo a intravederla.
Sicuramente, da lassù, la vista sarà meravigliosa e varrà tutta la fatica fatta.
Ricordatevi che dietro alla mia foto profilo c’è una persona vera, umana.
Non sono un semplice account numerico su Instagram e Facebook e, come tale, ho bisogno di stringere legami e non di accaparrare like o follower.
Non è mai stato il mio obiettivo e mai lo sarà.
Desidero crescere con voi e questo periodo di silenzio e riflessione mi ha insegnato che ho ancora bisogno di imparare, crescere umanamente e professionalmente, questa volta però senza lasciare indietro nessuno, comprese voi.
Alla vetta ci arriviamo insieme!
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P.S. in futuro non mancheranno i miei momenti di silenzio che, come detto all’inizio di questo articolo, sono necessari, ogni tanto, per ritrovarci e rigenerarci ma, questa volta, farò in modo che possiate seguirmi anche nei miei silenzi.
Mi siete mancate
Con affetto
Sania
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Investi su te stessa ed inizia a generare il tuo cambiamento.
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Da oggi creo anche ACCESSORI DONNA
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Stile Libero è nato da una difficoltà trasformatasi in possibilità.
Da anni soffro di alopecia androgenetica, condizione che, con il tempo, ha dato origine ad un sospetto melanoma.
Operata d’urgenza oggi sto bene.
Questa esperienza mi ha portato a trasformare un problema in difficoltà, un disagio in uno stile distintivo.
Il mio bisogno di creare per necessità, con il tempo, si è trasformata in una vera e propria vocazione.
Tramite i miei accessori, oggi, desidero dare la possibilità ad ogni donna di sentirsi:
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